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La Death Valley, conosciuta anche come la “Valle della Morte” è celebre per essere uno dei luoghi più affascinanti ed inospitali degli Stati Uniti, ma oserei dire anche di tutto il mondo. Situata tra il Nevada e la California, questa vastissima valle è molto visitata per i suoi panorami unici, le temperature torride e gli scenari naturali che sembrano provenire da un altro pianeta. La Death Valley è spesso visitata in un giorno durante gli On the Road nella costa ovest, essendo relativamente “vicina” (se così si può definire in un territorio enorme come quello statunitense) a mete turistiche come Las Vegas, il Sequoia National Park e Los Angeles. In questo articolo scoprirete come esplorare al meglio la Death Valley in un giorno.
Come raggiungere la Death Valley: i due ingressi principali
La Death Valley, come detto, si sposa bene con un itinerario on the road, perché è situata al confine tra due stati molto turistici come California e Nevada. La strada principale da seguire è California State Route 190, che attraversa l’intero parco, ed è collegata alla US Route 395, che è la via di ingresso perfetta per chi arriva dal sud della California o dal Sequoia National Park. Per intenderci, le due denominazioni specifiche dei due ingressi sono:
- PANAMINT SPRINGS (ingresso ovest): ideale per chi proviene dalla California, in particolare da località vicine come Ridgecrest e Bakersfield o per chi proviene dal Sequoia;
- DEATH VALLEY JUNCTION (ingresso est): perfetto per chi arriva da Las Vegas o dallo Utah;
Io, per esempio, sono arrivato la mattina presto alla Death Valley, dopo aver passato la notte nella vicina Ridgecrest. Il giorno prima infatti ho visitato il Sequoia National Park in giornata, per poi scendere fino a Bakersfield per poi raggiungere la cittadina tramite il deserto del Mojave. Ridgecrest è un’ottima tappa dove pernottare, poiché è situata a meno di due ore da Panamint Springs.
Artist’s Palette Parking, Artists Palette Parking, Inyo County, California, Stati Uniti d’America
Zabriskie Point, Zabriskie Point Trail, Inyo County, California, Stati Uniti d’America
Cosa vedere in un giorno alla Death Valley: le 8 attrazioni da non perdere
L’area della Death Valley è davvero molto estesa, tuttavia partendo di buon mattino è possibile visitare tranquillamente tutti i punti principali. Ho selezionato gli 8 punti attrattivi principali da non perdere assolutamente durante la visita alla Valle della Morte.
Zabriskie Point
Zabriskie Point è, a mio avviso, una delle attrazioni più affascinanti della Death Valley. Si tratta di un paesaggio straordinario caratterizzato da molteplici formazioni rocciose ondulate e stratificate, sviluppatesi nel corso di millenni a causa dell’erosione. Qui, un tempo si trovava un lago che copriva quasi l’intera superficie del parco. Zabriskie Point si trova a breve distanza dall’ingresso, ed offre una visita memorabile sulle cosiddette Badlands che cambiano colore a seconda dell’ora del giorno. Una tappa imperdibile per chi desidera vedere da vicino la bellezza quasi “aliena” della Death Valley.
Badwater Basin
Badwater Basin è probabilmente il punto attrattivo più conosciuto ed iconico della Death Valley, specialmente per il fatto di essere il punto più basso del Nord America, trovandosi a circa 86 metri sotto il livello del mare. L’area è caratterizzata da una vasta distesa di sale bianchissimo che, vista dal vivo, sembra quasi non finire mai. Questa zona si è sviluppata in seguito all’evaporazione di un antico lago che milioni di anni fa copriva l’intera Valle della Morte.
Come detto per Zabriskie Point, anche in questo caso la sensazione che si ha davanti a questo spettacolo è davvero surreale. In particolare nelle giornate limpide di sole il contrasto tra il bianco candido della pianura contrasta in maniera marcata con le montagne circostanti. In questo particolare punto della Death Valley si registrano alcune tra le temperature più alte non solo degli Stati Uniti, ma del mondo intero.
Mesquite Flat Sand Dunes
Le Mesquite Flat Sand Dunes sono un’affascinante attrazione della Death Valley, caratterizzate da ampie distese di dune di sabbia di un colore che va dal bianco al dorato in base all’orario della visita. La forma delle dune viene continuamente plasmata e modellata dal vento che soffia abbondantemente durante la notte. Alcune dune raggiungono addirittura i 25/30 metri di altezza. Si tratta di un punto perfetto per fare una passeggiata, tuttavia vi sconsiglio di proseguire nel caso di forte vento. Gli orari più belli per ammirare le Mesquite Flat San Dunes sono, ovviamente, alba e tramonto. I colori raggiungono il loro apice a livello di fascino.
Artist’s Drive e Artist’s Palette
Artist’s Drive è una splendida strada panoramica che si snoda per quasi 15 km all’interno della Death Valley, attraverso saliscendi e formazioni rocciose colorate, offrendo uno degli scenari più spettacolari della valle. Lungo il percorso, facilmente accessibile con qualsiasi auto a noleggio, la tappa da non perdere è sicuramente Artist’s Palette, celebre per le sue sfumature di colore che vanno dal verde al rosa, dal viola al giallo oro. Questo particolare fenomeno visivo è dovuto ai minerali che compongono queste particolari rocce. L’effetto visivo, specialmente durante le giornate di sole, è davvero mozzafiato.
Devil’s Golf Course
Il Devil’s Golf Course è una delle tante insolite formazioni rocciose che compongono la Death Valley. Questa zona in particolare è caratterizzata da un’ampia distesa di rocce di sale che, nel corso del tempo e per effetto dell’erosione, hanno assunto delle forme affilate e frastagliate. Il nome particolare deriva dal fatto che “solo il diavolo potrebbe giocare a golf su una superficie così”. L’evaporazione dei laghi salati che un tempo coprivano la Death Valley, ha lasciato tracce saline sulle rocce che rivestono in particolare questa parte della Valle della Morte.
Consigliata una sosta fotografica, tuttavia vi sconsiglio di addentrarvi a piedi perché la superficie è davvero pericolosa ed irregolare.
Furnace Creek e Stovepipe Wells
Furnace Creek è il punto di riferimento per i visitatori della Death Valley. Qui troverete appunto il Visitor Center, dove è possibile ottenere informazioni sul parco, mappe e consigli utili dagli esperti del posto. A Furnace Creek, inoltre, sono presenti alcune opzioni di alloggio per chi desidera dormire all’interno della Valle della Morte. Sono presenti anche alcuni piccoli negozi di souvenir dove poter acquistare qualche gadget per ricordare l’avventura. Una tappa da non perdere, data anche la posizione centrale all’interno del Parco Nazionale.
Se cercate in particolare souvenir vi consiglio di dare un’occhiata anche al negozio presente a Stovepipe Wells! Ben fornito di ogni tipo di oggetto o regalo a tema Death Valley.
Dante’s View
Dante’s View è un’attrazione ideale da visitare alla Death Valley se siete amanti dei panorami. Situato a 1600 metri di altitudine, da Dante’s View si può godere di una vista incredibile sull’intera Valle della Morte. Tra i punti più belli c’è sicuramente la vista su Badwater Basin, ed in particolare il contrasto tra il colore bianco della pianura salina e le scure montagne circostanti. Come per le altre attrazioni descritte qui sopra, anche per Dante’s View è quasi scontato consigliarne la visita all’alba o al tramonto, per godere delle luci e dei colori più belli della giornata.
Golden Canyon
Il Golden Canyon è un attrazione non molto segnalata sulle guide alla Death Valley, tuttavia penso valga la pena considerarla come tappa aggiuntiva alla visita. Si tratta di uno spettacolare trail attraverso pareti dorate che, specialmente con le luci del mattino, assumono una tonalità decisamente calda e lucente. Il percorso è facile e ben segnalato, l’unica accortezza. consigliata anche dai gestori del Parco, è quella di evitare di percorrere il sentiero nelle ore più calde, poiché la roccia e la sabbia riflettono molta luce ed attirano caldo. Il percorso all’interno del Golden Canyon è lungo circa 2km, tuttavia è possibile proseguire collegandosi al sentiero che si collega a Zabriskie Point. Una tappa super consigliata!
Quando visitare la Death Valley: consigli per la visita
La Death Valley, come ben intuibile dal nome, non è propriamente un’area molto ospitale. Le temperature in questo angolo degli Stati Uniti sono estreme, con ampie variazioni climatiche anche nel corso della stessa giornata.
Se le visite durante i mesi invernali o in primavera sono climaticamente godibili, quella a cui dovreste fare attenzione è sicuramente l’estate, momento dell’anno contraddistinto dal maggior afflusso turistico. In pieno giorno, infatti, le temperature possono tranquillamente arrivare a 45°C ed oltre. C’è da dire che la Death Valley, per esperienza personale, l’ho trovata abbastanza ventilata, nonostante l’avessi visitata in una giornata caldissima di inizio estate. Il consiglio è semplice ed è quello di organizzare la visita alle prime luci dell’alba, portandosi tanta acqua, crema solare e qualcosa per coprirsi la testa.
Il Parco Nazionale della Death Valley è grande ma poco fornito. A Stovepipe Wells e Furnace Creek sono presenti negozi di souvenir, dove potete trovare anche qualche snack e bibite fresche, tuttavia prima di entrare nel parco vi consiglio di fermarvi in qualche minimarket e prendere provviste. Stesso discorso vale per il rifornimento di carburante alla vostra auto. All’interno della Death Valley è presente un punto di rifornimento, tuttavia è molto caro ed in ogni caso è sempre meglio arrivare con il serbatoio pieno quando si visita luoghi così isolati.
Sempre riguardo al discorso auto, le strade sono in ottime condizioni e percorribili da ogni tipo di auto, tuttavia esistono dei percorsi sullo sterrato percorribili solo da mezzi SUV o 4×4. Se desiderate percorrerli allora tenetene conto in fase di noleggio auto.
Dove dormire nella Death Valley e nei dintorni
La scelta su dove alloggiare alla Death Valley, se dentro o fuori dal parco, nasce da vari fattori. Dipende sicuramente da quanti giorni volete dedicare alla visita, dal budget di spesa, dal tipo di viaggio che state affrontando e dalle tappe successive. Premettendo che per la visita della Death Valley un giorno sia più che sufficiente, molti amano visitare con calma anche le aree più remote del parco, per poi dormire direttamente in una struttura interna alla Valle. La scelta è ottima poiché da modo di vivere un’esperienza unica, come godersi viste incredibili sul cielo di note, stellato e privo di inquinamento luminoso.
All’interno della Death Valley non ci sono molte strutture, e quelle poche sono molto care, tuttavia vi consiglio di dare un’occhiata al link qui sotto per visionarle e scegliere quella che preferite.
Se al contrario desiderate passare solo un giorno alla Death Valley, per poi proseguire verso altre tappe, il consiglio è quello di alloggiare nelle cittadine prossime agli ingressi del Parco, scelta che vi farà anche risparmiare sul pernottamento. In base al vostro tragitto segnalo Pahrump, se siete diretti verso Las Vegas, oppure Ridgecrest, situata a circa 1.30h dalla Valle verso la California. Queste sono le cittadine più popolose, tuttavia ce ne sono alcune più piccole, specialmente verso la California, che offrono alloggi a prezzi ragionevoli. Qui sotto ho diviso gli alloggi verso la California e verso il Nevada, per permettervi di visionarli in base al tipo di on the road che intendete percorrere.